Pago o non pago

Pubblicato 21 gennaio 2014 da Spirito Libero

Oggi, dopo aver rimandato a lungo, mi sono decisa ad andare a fare un po’ di analisi del sangue (la mia dottoressa me le aveva prescritte tempo fa ma avevo sempre qualcosa di piu’ urgente da pagare). Un’altra delle conseguenze note di questa merdacrisi e’ che, dovendo inevitabilmente tirare la cinghia su tutto, una delle prime cose che si tagliano sono i controlli periodici sulla salute, Tanto, finche’ sto bene che bisogno c’e’?

E’ invece c’e’ bisogno. In ospedale, quando vado a trovare i malati di cancro (e’ ormai il mio appuntamento fisso del mercoledi’ pomeriggio…e’ dura ma la considero una cosa molto importante), sento spesso situazioni di gente che stava bene e poi d’un tratto si e’ trovata a dover combattere con un mostro che si annida e ti cresce dentro. Se ti va bene puoi dirti fortunato, pur col fisico devastato da chemio e radioterapie, se sei invece nella percentuale che non ce la fa (oggi siamo al 30%…un progresso straordinario, ma pur sempre una percentuale notevole) devi solo sperare di trovare un buon medico palliativista che ti aiuti a sopportare tutto con le terapie adeguate. Ad oggi, solo 4 malati terminali su 10 possono avere questo supporto. Gli altri si attaccano. Cosa ti da essere tra i fortunati che possono usufruire della terapia del dolore non l’ho ancora capito. Suppongo l’avere i famosi “santi in paradiso” e un conto corrente in buona forma. Insomma, come sempre, siamo ancora indietro.

La cosa vergognosa e’ che se cerchi di prenotare degli esami o una visita presso l’usl o l’ospedale ti fanno aspettare mesi (per certi esami anche anni)…e quindi se per caso hai qualcosa di grave, fai meglio a prenotare direttamente il loculo al cimitero, e ti risparmi tempo. Se hai i soldi invece, il posto te lo trovano per ieri, anzi, per l’altroieri. Non sto dicendo niente di nuovo, lo so, ma fa rabbia lo stesso.

Devo fare un esame ginecologico completo con pap test, per accelerare i tempi mi sono rivolta ad un ambulatorio privato: solo visita e pap test 130 euro, con l’ecografia (altrimenti non si vede niente) sono 190 euro. Se volevo la dottoressa era disponibile anche oggi. ovviamente ho declinato la gentile offerta…”ci pensero'”…

Nel pomeriggio ho incontrato un marocchino a cui ho venduto dei vecchi cellulari ricavando 85 euro (dovevano essere 100, ma si sa che gli arabi devono trattare se no non sono felici). Me ne mancano altri 105. le cose da fare sono due: non pago il canone e faccio la visita, o lo pago e mi tengo l’utero a pezzi.

Che devo fare, secondo voi?

12 commenti su “Pago o non pago

  • Io da tempo sostengo che rottamare il televisore sia una delle migliori scelte in termini di aumento della qualità della vita. Io lo lasciai, nel 2000, alla madre di mio figlio, in occasione della separazione.
    Potresti quindi cogliere l’occasione per… cacciar via la scatola inquina-menti e mandare a quel paese il canone.

    Attenzione a credere che prezzi bassi o gratuità nella diagnostica potrebbero migliorare le cose.
    Esiste un principio di induzione anche nella diagnostica, non solo per il traffico nell’economia dei trasporti.
    Esiste una parte importante di esami fatti del tutto alla cazzo, così.
    Hai prurito al gomito? Fatti una rettoscopia
    Un po’ di forfora? Ecocardiogramma
    Lingua un po’ bianca? Fatti una TAC.

    Il risultato? Strutture sovraccaricate, gli esami importanti vengono affogati da una moltitudine di controlli del tutto inopportuni oltre che inutili.
    La questione è che … i medici si sono tecnologizzati, ovvero non ti visitano più, non sono capaci di capire e diagnosticare. Per ogni piccolo problema già valanghe di controlli (oltre che di farmaci dannosi e costosi).

    Più o meno lo stesso pessimo pattern di quelli che vanno al pronto soccorso per fare i furbastri ed evitare alcune procedure o alcuni costi.
    Poi arriva il tipo grave e si trova la struttura intasata da gente che non dovrebbe essere lì.

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    • Ho sentito dire che non e’ facile “togliersi” dal canone rai una volta che inizi a pagarlo….gente che ha dichiarato di non possedere la tv e’ stata perseguitata per anni da richieste di pagamento….una volta ho letto che l’unico modo per non pagare e’ chiedere che vengano a “impacchettarti” il televisore…siccome ci vogliono anni prima che arrivino gli addetti con il sacco di juta (mi viene da ridere) e i sigilli di piombo, nel frattempo puoi non pagare e guardare lo stesso la tv…ma mi sembra assurdo….com’e’ assurdo che si debba pagare per qualcosa che puo’ benissimo esistere solo con la pubblicita’. Farebbero mille programmi trash in meno….e ci sarebbero mille dirigenti fancazz raccomandati in meno che si rimpinguano le tasche con i soldi nostri.
      Sui medici…concordo che ormai sono diventati degli scribacchini, non sanno piu’ fare una visita (la mia ha avuto persino problemi a misurarmi la pressione) e preferiscono declinare ogni responsabilita’ facendoti fare controlli inutili….insomma, ho capito che solo se se conosci “qualcuno” tramite amici o hai molta grana a disposizione puoi avere una visita decente. Che pieta’.

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      • A me continuano da anni a mandare avvisi minacciosi.
        Le prine volte ho risposto che non possiedo più alcun televisore e manco ci tengo.
        Essi insistono.
        Ora arriva, straccio la comunicazione che finisce nella carta da riciclare.

        Mio padre, medico, era caustico nei confronti di molti nuovi colleghi che appellava con un “passacarte” incapaci di fare diagnosi.

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  • Concordo con Madame!! La salute prima di tutto!! Quindi corri a fare le analisi e poi a pagare il canone ci penserai più avanti. Ma da tutte le parti prendono 190 euro? Hai provato ad informarti altrove?
    Ti abbraccio!

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  • Una visita ginecologica? A ottobre 2015»
    Allarme Cisl sui consultori
    Leggi qui

    “Preoccupante il caso della Barca: «In quel territorio è cresciuta moltissimo la presenza di cittadini stranieri, molte famiglie con molti figli», e dunque molte potenziali utenti, ma se al Poliambulatorio di via Colombi prima c’era la presenza di un ginecologo tutti i giorni «e a tempo pieno, cioè di mattina e in parte del pomeriggio, oggi si è ridotta solo a lunedì e al mercoled”

    L’impatto violento e catastrofico sul nosrto sistema sanitario della crescita demografica delle immigrazioni di massa, sistema peraltro con sempre meno risorse a disposizone.

    Peraltro CISL è il sindacato dei cattolici, da sempre favorevoli alla crescita demografica e contrari al contrasto all’immigrazione.

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    • Vedi Uomo, non credo che il problema sia l’immigrazione. L’immigrazione c’e’ sempre stata nei secoli, i piu’ poveri vanno dai piu’ ricchi (o coloro che credono ricchi), l’abbiamo fatto anche noi Italiani durante quasi tutto il XX secolo….il punto e’ che i paesi si devono organizzare per garantire a TUTTI i servizi essenziali, se un immigrato lavora, paga le tasse e i ticket, mi sembra giusto che abbia lo stesso servizio del cittadino italiano. Il punto e’ che, immigrati o no, i servizi fanno schifo lo stesso. E io pago pure.

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      • Io vorrei rimanere sul pianto oggettivo.
        Ci sono sempre meno risorse (abbiamo un deficit in primis ecologico che ci sta portando al collasso, non solo quello finanziario già esso solo spaventoso) e aumentano gli homo.
        Quindi non solo le bocche aumentano ma il paiolo con la polenta è sempre più piccolo.
        Pensare che sia colpa di qualcuno / qualcosa è in parte ragionevole.
        Ad esempio c’è un grave conflitto intergenerazionale, lo sfascio di questo mondo saccheggiato in tutto ricade su coloro che non ne hanno beneficiato ed è stato causato da coloro che li hanno preceduti.
        Uno dei principi dell’ecologia profonda è il rispetto delle generazioni future e il principio di non realizzare e di contrastare azioni le cui conseguenze ricadono su coloro che devono venire.
        “Abbiamo preso il mondo il prestito da coloro che verranno” è un pensiero degli ecologisti.
        D’altra parte c’è anche la semplice aritmetica elementare: abbiamo in dispensa n kg di farina di polenta in quanti si mangia? Se rimpiccioliamo un po’ le dosi?
        Quale è la razione minima?
        Uno fa due conti e poi arriva a dei risultati.
        Alcune persone credono che sia giusto che entrino tutti e tutti possano avere polenta a sufficienza ma ciò è oggettivamente impossibile. La farina di polenta e i campi di formenton (di dice così anche dalla tue parti?) è quella che è, è finita, forse l’anno prossimo si può aumentare un po’ il formenton ma non so, perché poi avremo meno superficie afasioi, non possiamo.

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  • Si si, anche qui si dice “el formenton”….^_^ Sono situazioni difficili: noi abbiamo la crisi ora e loro sono disperati che pensano di trovare qui chissa’ cosa….non e’ una convivenza facile…si dovrebbe fare qualcosa di meglio a livello di cooperazione internazionale per far si che questa gente possa vivere e lavorare nei paesi d’origine….ma credo sia impossibile fermare del tutto il fenomeno…d’altra parte, le societa’ multietniche sono ormai una realta’ innegabile…a me piace mangiare cinese e kebab…qui le badanti sono tutte o quasi donne dell’est….nelle fabbriche operai di colore fanno dei lavori che i giovani non vogliono piu’ fare….insomma…l’economia gira anche grazie a queste persone…io dico che se un immigrato lavora, si integra e paga le tasse…ha tanto diritto quanto me di stare qui….poi tra l’altro, gli italiani non fanno piu’ figli quindi e’ anche nella natura delle cose che qualcuno prima o poi prenda il nostro posto. E’ triste, ma e’ cosi’.

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    • La scialuppa ha un numero limitato di posti e di stazza.
      Continuare a imbarcare carico e’ metodo per certo disastro.
      Il risultato sara’ la fine e di quelli che ci stavano e di quelli che l’hanno abbordata.

      Se il mercato del lavoro fosse chiuso non ci sarebbero professioni indegne.
      Le professioni considerate tali sarebbero molto ben remunerate per mancanza di offerta e cio’ riequilirebbe. Ci sarebbero migliaia di italiani che con un salario equo andrebbero a fare gli sguatteri, i becchini, i fornai, i mungitori.
      Ma non c’e’ solo il punto di vista economico. E’ immorale che gli italiani non vogliano piu’ fare alcuni mestieri e farli fare ai migranti e’, di fatto, oltre sche sfruttamento, ingiustizia per i disoccupati autoctoni, una forma di schiavismo morale. Gamdhi ebbe contrasti molto profondi con la moglie che non voleva pulre il proprio cesso, voleva che fosse una “subumana” delle caste inferiori.
      Le badanti vengono strappate ai loro affetti, alle loro famiglie.
      Le migrazioni di massa sono antiecologiche, patologiche da quasi tutti i punti di vista.

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